Borse Louis Vuitton collezione autunno inverno 2015-2016

Louis Vuitton è una maison che non ha bisogno di presentazioni: entrata nell’immaginario collettivo quando si pensa all’eleganza, è ormai status symbol di chi può sfoggiare (senza ostentazioni, ma anzi con low profile) fascino e potere. Tutti siamo abituati ad associare al marchio francese, fondato a Parigi nel 1854, rassicurazione e buon gusto minimalista, e ciò è dovuto anche ad anni ed anni di pochissime novità nel design delle sue borse, che vivevano di luce propria (basta solo un nome per aprire un mondo: Monogram, leggenda fin dalla sua nascita nel 1896). Fino a due anni fa, quando Nicholas Ghesquiere, passato alla direzione artistica del marchio per sostituire Marc Jacobs, ha portato una ventata di innovazione nelle collezioni Louis Vuitton. Scopriamo allora le proposte per l’inverno 2016.
Rivoluzione: cambia il Monogram
Prima rivoluzione di cui questa collezione si fa portavoce: il mitico Monogram di maison Vuitton non è più lo stesso! L’ex stilista di Balenciaga ha infatti voluto sulle nuove borse un segno più stilizzato e moderno, che sia al passo con i tempi. Ecco allora che pur restando intatta la produzione dei modelli classici (rinnovando solo la scala cromatica di colori, con un marrone più caldo), il nuovo logo sceglie di fare capolino da minibag coloratissime e geometriche, tracolline metallizzate e trapuntate, oppure di mostrarsi a tutto campo su handbag di pelle bianca come il latte, spiccando grazie al nero e al rosso.



Materiali: metallo e pelliccia in primo piano
Altra cosa che si è notata sulle passerelle ai tempi della presentazione di questa collezione, è stata la presenza costante del metallo, delle pietre incastonate e della pelliccia. Il trend segue quello comune a quasi tutti gli stilisti per questa fine 2015, ma in Louis Vuitton Ghesquiere ha voluto sottolineare la preziosità delle clutch, bellissime tutte in pelle e chiuse da lucchetti in metallo e pietre colorate. Oro, argento, bronzo e cromo anche per i mini e maxi bauletti, sempre in mano, ormai, a celebrità di ogni calibro. Infine, pelliccia: maculata, di leopardo o in mongolia bianca, ricopre handbag e tracolle senza differenza.
Modelli: un richiamo alle origini con le box bag e le Petite Malle
Nel 1854 e fino alla fine del dicannovesimo secolo il marchio Vuitton era conosciuto soprattutto per le sue valigie e per i suoi bauletti, destinati a trasportare di tutto, dal belletto per le signore ai libri, dai set da gioco fino alle bottiglie di champagne. Proprio questi bauletti, che conobbero un vero boom tra viaggiatori ed aristocratici nei primi del ‘900, vengono riproposti “rimpiccioliti” in questa collezione, grazie alle box bag Petite Malle. Si tratta di un modello disegnato personalmente da Ghesquiere e proposto in due versioni: con logo e borchie o in metallo e pelle di rettile. Inutile dire che la Petite Malle è diventata la it bag del 2015, così come un’altra borsa Louis Vuitton, la Lady Bag Pm in rettile, riservata esclusivamente a chi ha notevoli possibilità economiche: basti pensare che alcuni modelli possono arrivare a costare anche 40 mila euro! Un sogno proibito che però non smette di attrarre tutte le fashion victims del pianeta. Insomma: c’è da stupirsi.
di JennyGio

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