La sfida Chanel: nel 2016 apre all’e-commerce
Niente avviene per caso, nel mondo dell’high luxury. La decisione di Chanel di allineare a livello globale i prezzi di alcune delle sue it bag più preziose non era di certo passata inosservata, ed era sembrata, agli occhi dei tanti esperti del settore, una mossa strategica preparatoria ad una svolta di business ancora più consistete e rivoluzionaria.Niente di più fondato. Le voci che circolavano con sempre maggior insistenza nel mercato del lusso, e le intuizioni dei professionisti ed influencers, avevano ragione di esistere: Bruno Pavlovsky, il presidente della casa di moda Chanel, ha annunciato ad inizio aprile che la Maison parigina si aprirà al mondo del e-commerce.Una scelta in contro tendenza con quanto dichiarato, negli anni passati, dal board dell’azienda i cui protagonisti, all’unisono, avevano sempre affermato di non voler cedere al mondo dello shopping online, convinti che un prodotto della caratura di Chanel, per essere apprezzato e valorizzato, necessitava di un contatto fisico ed un’esperienza tattile e concreta.
Un cambio di rotta? Un passo indietro? Un sacrificio dell’allure elitaria a fronte della seduzione esercitata dal mondo del profitto? Secondo Bruno Pavlovsky la scelta di approdare online con i prodotti iconici della Maison rappresenterebbe soltanto un ulteriore upgrade del livello di servizio offerto al cliente.Una mossa commerciale vestita di lusso, dunque, dove il consumatore è ancora di più al centro dell’attenzione dell’azienda, che si impegna ad accoglierne i bisogni di modernità, velocità e mobilità.Chanel, che era già presente sui portali di e-commerce con la propria linea beauty, ha esordito a metà aprile sul sito Net-a-Porter proponendo una capsule collection di gioielli, la linea “Coco Crush”.Una scelta, quella di debuttare su un portale rinomato nel mondo degli acquisti virtuali, che definisce il mood con cui Chanel si propone al pubblico: massimo controllo, prestigio, approccio elitario, per mantenere elevato l’appeal e l’essenza di esclusività del brand.
In chiusura del 2015, secondo i piani dichiarati dall’azienda, la presenza del brand online si amplierà, rendendo acquistabili sul web i prodotti firmati Chanel del segmento eyewear: un ulteriore passo in avanti, che dimostra la cautela della Maison nell’affacciarsi al mercato online.A fine 2016, invece, il sito Chanel aprirà le porte dello shopping online, integrando sul sito principale vetrine virtuali su cui proporre alcuni, non si sa ancora con certezza quanti e di quale categoria merceologica, dei propri prodotti.Una strategia di e-commerce che lavorerà in forte coerenza con il mondo dei punti vendita fisici del brand: una decisione all’apparenza banale, ma cruciale, per garantire una coerenza esperienziale lungo tutti i touch point del brand. Un’attività da curare nei minimi dettagli per far sì che il consumatore Chanel, sia che varchi la porta di un lussuoso flagship store in qualche via della moda che conta, sia che clicchi il pulsante del mouse sulla sezione “buy online” del sito web di Chanel, sia investito dalla stessa, inconfondibile, emozione raffinata, parte vitale del DNA del brand.
di Daniela Fraticelli