H&M: crescita delle vendite
Il gruppo svedese H&M, che da anni si dedica all’offerta di abbigliamento low cost sul mercato, è sempre più in crescita, stando ai dati di giugno 2015 che segnalano un aumento delle vendite del 14% rispetto allo stesso mese del 2014. Questo risultato è dovuto in parte all’incremento dei punti vendita del gigante nordico dell’outfit “easy”, passati da 3301 del 2014 ai 3642 di quest’anno. Già nel mese di maggio le vendite avevano assistito ad un’impennata del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un importo di 53,2 miliardi di corone svedesi. In termini di euro l’incremento è stato pari a circa 9,32 miliardi, con utili cresciuti del 19%. Il trend era già visibile dall’ultimo trimestre del 2014, quando H&M ha continuato a far registrare aumenti sia in termini di fatturato che di vendite.
Uno dei metodi di commercio che utilizza il colosso scandinavo del fast fashion, seconda catena di cloting low cost in tutto il mondo dopo Zara, è quello di acquistare quasi tutta la merce in dollari e vendere in euro, sfruttando le fluttuazioni del valore delle due monete. Altro importante obiettivo, sottolineato anche nella strategia di espansione aziendale, è quello di aumentare il numero di store nel mondo del 10-15% all’anno, incrementando, allo stesso tempo, le vendite nei negozi già esistenti. Questo tipo di strategia non riguarda solo il marchio H&M, ma investe anche brand ad esso legati come H&M Home, &Other Stories, COS, Cheap Monday, Weekday, Monki. Per l’intero 2015 le nuove aperture previste ammontano a circa 400, prevalentemente concentrate in Cina e Stati Uniti.
H&M muove i suoi primi passi nel 1947 come boutique singola (si chiamava solo Hennes) per signora a Västerås, in Svezia. Successivamente apre a Stoccolma e dal 1964 comincia ad ingrandirsi all’estero, con il primo store in Norvegia. Nel 1968 il fondatore Erling Persson rileva l’azienda Mauritz Widforss, che commerciava attrezzature per caccia e pesca. Da allora il marchio Hennes è diventato Hennes&Mauritz, da cui l’abbreviazione H&M. Il primo negozio fuori dal territorio scandinavo apre i battenti a Londra, nel 1974, mentre in Italia il primo store è datato nel 2003 a Milano in Corso Vittorio Emanuele. Oggi il record dei punti vendita aperti in Europa spetta alla Germania, con 447 negozi, seguita da Regno Unito e Francia, rispettivamente con 253 e 201 store. Gran parte del successo di questa catena di abbigliamento, che propone anche accessori, bijoux e linee make up, è dovuto anche alle collaborazioni avviate con grandissimi stilisti della moda internazionale (la prima designer collection è quella di Karl Lagerfeld nel 2004) che disegnano vere e proprie collezioni per alcuni periodi limitati, ed a partecipazioni allo sviluppo del brand di testimonial del mondo dello show biz. Dopo David Beckam, Beyoncé e Gisele Bundchen, l’ultima sarà la pop star Katy Perry, che, dopo aver firmato anche per i brand Moschino e Coty, quest’ultima con una sua linea di profumi, sarà protagonista della campagna di Natale 2015, con debutto già a novembre che avverrà attraverso spot in tv ed advertising su carta stampata a livello mondiale.